lunedì 17 maggio 2010

Appunti lezione 1 (fake)


Titoli alternativi: "Delle ragioni per cui mancavo alla prima lezione" o "Come andare a Parigi nel bel mezzo dei lavori di restauro in casa e non riuscire a tornare" o "Quel maledetto vulcano islandese" (...)

"2 biglietti andata e ritorno per 5 giorni a Parigi", questo è stato uno dei miei regali di laurea.
Quel venerdì, il 16 aprile, mi trovavo nella meravigliosa capitale francese con il mio fidanzato - quello carino che a lezione si siede sempre vicino a me. Alle 11 di mattina ci trovavamo con le valige chiuse con il lucchetto, i voucher con check in online già completato, i cuscini a U dell'Ikea per dormire in aereo sottobraccio: eravamo perfettamente pronti per il rientro in Italia. Ci dirigiamo a Porte Maillot, da dove parte il pullmann che ci porterà all'aeroporto Paris Beauvais (quello da cui partono i voli low cost) quando notiamo sotto alla pensilina una folla di gente. "Oh no", pensiamo. Quando avevamo letto del vulcano dall'albergo non ci credevamo che anche il nostro volo avrebbe subito delle modifiche: sono quelle calamità naturali che non pensi si abbatteranno proprio su di te, che prendi l'aereo due volte all'anno, quando va bene. Dopo un'attesa di un'ora e mezza il rappresentante dell'aeroporto, venuto a Porte Maillot per informarci sul nostro destino, ci comunica che tutti i voli sono stati cancellati. (Che poi, proprio non capisco perchè ho studiato per così tanti anni il Francese, sono anche convinta di parlarlo bene e fluentemente però a Parigi mi rispondono sempre tutti in Inglese. E'una questione di principio: ti parlo in Francese, rispondimi in Francese). Ritorniamo all'albergo, che fortunatamente ha ancora qualche camera disponibile. Da lì comincia l'epopea di ricerca di informazioni su come tornare in patria. Ecco, in ordine cronologico, le strade che abbiamo provato:

a) Prenotare un nuovo volo telefonando a Ryanair Francia. Ryanair non prevede però questo servizio, se no perchè costerebbe così poco? Tutte le procedure sono da svolgersi online.
b) Ci connettiamo dunque al sito di Ryanair per cancellare la nostra prenotazione e acquistare nuovi biglietti; la procedura tuttavia non è applicabile perchè abbiamo già effettuato il check-in online. L'unica via è telefonare a Ryanair in Inghilterra per disdire il volo ed avere diritto al rimborso.
c) Telefono a Ryanair in Inghilterra dal telefono dell'albergo (10 euro): la signorina ci prenota un nuovo volo per domenica.

Ci sentiamo già meglio: andiamo a Les Halles e pensiamo che, in fondo, non è certo colpa nostra se siamo bloccati nella città più romantica del mondo per altri 2 giorni. C'è anche il sole. Ma il sole c'è finchè non arriva sabato e scopriamo che la nube è molto pericolosa e che bloccherà i cieli europei per almeno altre 24 ore. Rischiamo o cerchiamo un modo per tornare via terra?

d) Ci imbattiamo, in una delle nostre passeggiate, in un bureau che offre informazioni sui treni. Fila di 90 minuti per sentirci dire che il primo treno utile parte domenica sera, dobbiamo dormire una notte a Ginevra per ripartire lunedì mattina per Milano. Prezzo : 180 euro. Dobbiamo decidere in fretta: i biglietti vanno a ruba, le stazioni non li vendono ed è già tutto prenotato fino a domenica sera. Diciamo No (io uscita dal bureau mi metto anche a piangere cinque minuti).
e) Andiamo dall'altra parte di Parigi, dove c'è Eurotrans, la stazione da cui partono i pullmann per le tratte internazionali. Saltiamo la fila perchè fingiamo di conoscere due italiani: diventiamo amici nei restanti 30 minuti di fila. Il primo pullmann per l'Italia è giovedì e va a Roma. No, non ci si può fermare prima, le tratte sono prestabilite. I due nuovi amici dicono che vicino a loro c'è un Avis, che noleggia le auto
f)Noleggiamo una Panda e ci diamo appuntamento per partire la domenica mattina. 10 ore e siamo a casa.

Abbiamo fatto bene a non aspettare che ci dessero un altro volo: Beauvais ha aperto solo il venerdì successivo.

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